I Volontari di Stella Cometa di Boscoreale e RFI: un matrimonio che dura da sei anni

I volontari dell’associazione Stella Cometa di Boscoreale, valorizzano il presepe di Napoli Centrale.

La mano dei volontari dell’associazione Stella Cometa – La stazione sul biglietto da visita di Napoli, il suo famoso presepe allestito all’interno della Stazione Centrale, nei pressi dell’ingresso della libreria Feltrinelli. RFI ha invitato i volontari dell’associazione di Boscoreale a dare il loro apporto per valorizzare al meglio un’opera preziosa ed importante che attira le attenzioni di migliaia di turisti, specie durante il periodo natalizio.

In data odierna, i volontari, hanno fatto presente a RFI che, per dare risalto al plastico di pregevole fattura, occorre al più presto aggiungere altri pastori ai dieci già presenti, acquistati  nel 2012 dalla stessa RFI e realizzati dalla ditta Molli di Teresa Arpaia di Boscoreale. In quella occasione, l’associazione Stella Cometa si rese protagonista del restauro della scenografia originaria, realizzata nel 1994 dal Maestro Luigi Signore. Un gesto di amicizia che ha contribuito a ridare valore ad un’opera di estrema importanza per la città di Napoli e per il contesto in cui viene esposta.

Preso atto di tali riflessioni, chiediamo altresì a Grandi Stazioni, congiuntamente a RFI, di prendere in considerazione l’idea di esporre il presepe in modo permanente, per consentire ai turisti e ai viaggiatori che vengono a Napoli, anche al di fuori del periodo Natalizio, di godere di quella che, a tutti gli effetti, è considerata una vera e propria opera d’arte.

Da La Repubblica – Chitarre, cinema e libri per giovani e anziani nelle vecchie stazioni

Chitarre, cinema e libri per giovani e anziani nelle vecchie stazioni

FRANCESCA BIANCO

DOVE prima si udiva il fischio dei treni, ora suonano le chitarre. Le stazioni abbandonate cambiano faccia e diventano luoghi di incontro per progetti culturali. Sono 1900 in Italia e tramite il Gruppo delle Ferrovie dello Stato vengono date in comodato d’uso gratuito ad associazioni per la nascita di progetti sociali. Basta un’idea di riqualificazione e occuparsi dei lavori di recupero. In Campania sono più di venti i contratti di comodato conclusi e molti i progetti avviati.

A Codola, stazione di Castel San Giorgio (Salerno) gli antichi locali borbonici sono diventati ostello, sia per i passeggeri in transito, sia per chi una casa non ce l’ha. Dal 2007, alla cooperativa Desy è stato concesso un affitto agevolato, ed ora i viaggiatori hanno a disposizione 12 posti letto. Stesso progetto anche per la stazione di Montoro, in Irpinia, trasformata in alloggio per le fasce più deboli. Ad Angri, dal 2012, i locali della stazione sono stati riconvertiti in centro operativo per 25 guardie ambientali. Un gruppo di volontari che aiuta a spegnere gli incendi, multa chi abbandona rifiuti illegalmente o scova le discariche abusive.

Un piccolo miracolo di recupero c’è stato a Boscoreale, dove alla stazione abbondavano i rifiuti e il degrado. Concessa all’associazione “Stella cometa”, presieduta da Vincenzo Martire, la vecchia stazione è stata completamente trasformata e, in sei anni, da discarica è diventata un centro culturale con una sala lettura, una piccola biblioteca e uno spazio per il cineforum. Sulle pareti le fotografie della stazione invasa dai rifiuti nel 2006. A Castellammare di Stabia si prende cura dei locali l’associazione “Città viva”. «Tutto quello che viene abbandonato è preda del malaffare», spiega Enzo Guadagno, il presidente. Anche se a Castellammare la stazione è aperta e i treni torneranno appena verrà ripristinata la linea Napoli-Salerno. Progetti di recupero anche alle stazioni di Terzigno, Polla, San Giuseppe Vesuviano, Recale e Solopaca.

larepubblica 10dic2014 web