“Dai diamanti non nasce NIENTE, dal letame nascono I FIOR” accade a Boscoreale (NA) ex Stazione FS

https://www.youreporter.it/dai-diamanti-non-nasce-niente-dal-letame-nascono-i-fior-accade-a-boscoreale-na-ex-stazione-fs/

La Stazione, con i suoi 10 anni di vita, rappresenta oggi una piccola, grande, rivoluzione. Un’opera pubblica italiana che non corrisponde ai clichè delle altre “grandi opere”. Non imposta, non calata dall’alto come siamo abituati a vedere in altri contesti, ma nata e voluta fortemente, giorno dopo giorno, da quei volontari un po’ visionari di cui ci sarebbe sempre più bisogno. Una creatura di 10 anni nata dal basso, dall’esigenza di arginare il degrado inarrestabile con ciò che ci caratterizza come uomini. La coscienza di sentirsi parte attiva di una comunità, al di là delle istituzioni e del rituale inutile della delega attraverso il voto.
È per questo che i volontari della Stazione sono come un piccolo manipolo di soldati “civici” a difesa di una società libera che si batte, in trincea, alla frontiera di se stessa, minacciata da ogni parte dalla corruzione, dal malaffare, dal pressappochismo che, giorno dopo giorno, ne stanno erodendo i confini. Sostenerli significa, per questi motivi, dare una mano a una piccola grande battaglia rivoluzionaria, che dalle pendici del Vesuvio può finire persino dentro ognuno di voi.
Buon compleanno Stazione.
Ezio Petrillo volontario dell’associazione Stella Cometa-La Stazione di Boscoreale (NA)
siti web www.lastazioneboscoreale.it – www.stellacometaboscoreale.it

22 novembre 2009, dopo nove mesi di gestazione turbolenta, nasce La Stazione a Boscoreale.

Oggi ricorre l’anniversario della nascita ufficiale di quella piccola perla, civile, sociale e culturale, chiamata LA STAZIONE, 22 novembre 2009.

Qualche tempo fa, durante un’intervista, dichiarai: <<Paragono la nascita di LA STAZIONE a quella di un parto. I lavori di recupero e risanamento del grande cesso, che era diventata la stazione FS di Boscoreale, iniziarono, per mano di un manipolo di Volontari coraggiosi, nel mese di febbraio del 2009. La madre si chiama Stella Cometa e il padre si chiama Volontariato Puro, Attivo e Fattivo (ossia la Provvidenza, sotto mentite spoglie)>>.

Lunga vita alla STAZIONE e ai Volontari.  (Vincenzo Martire il Vecchio presidente).

 

Si riporta il link all’articolo di un Volontario attivo e fattivo. L’articolo si riferisce ai primi cinque anni.

http://www.lastazioneboscoreale.it/?p=23525 - Buon compleanno Stazione. Ezio Petrillo volontario dell’associazione Stella Cometa-La Stazione di Boscoreale (NA)

Qui Boscoreale, dove la Stazione è un treno in corsa. Trasporta cultura, aggregazione e umanità.

http://www.opentreno.it/2016/06/boscoreale-la-stazione-e-un-treno-corsa/

Quando i miracoli li fanno gli uomini. Si potrebbe sintetizzare in questo modo la storia del recupero dei locali abbandonati della vecchia stazione FS di Boscoreale (NA). Siamo in un territorio dove l’interesse collettivo spesso converge verso un uso privato. Una “patologia” che fortunatamente non ha attecchito le anime dei volontari de “La Stazione” che, dal Settembre 2008, sottrae cibo al mostro dell’amoralità. Come ci siamo riusciti? Con la buona volontà e il sostegno di alcune imprese edili locali. Continua a leggere

Qui Boscoreale, dove la Stazione è un treno in corsa. Trasporta cultura, aggregazione e umanità.

251136914_588086529076867_4436033973041997035_ndi Ezio Petrillo

Quando i miracoli li fanno gli uomini. Si potrebbe sintetizzare in questo modo la storia del recupero dei locali abbandonati della vecchia stazione FS di Boscoreale, 25 minuti a sud di Napoli, a qualche chilometro dal mare, col Vesuvio lì a due passi, ad imporsi sullo sguardo. Siamo in un territorio dove la lotta tra chi soffia sul vento del degrado e dell’incuria e chi, invece, resiste, è praticamente quotidiana. L’interesse collettivo, e con esso, la logica dell’utilizzo degli spazi da adibire ad uso sociale, vengono continuamente scavalcate da fini “superiori” che convergono verso un uso privato anche della cosa pubblica. Questa è d’altronde la benzina migliore per alimentare il fuoco dello spreco. Una sorta di “patologia” che fortunatamente non ha attecchito i corpi, le menti e le anime dei volontari de “La Stazione”. Continua a leggere

Buon compleanno Stazione. Ezio Petrillo volontario dell’associazione Stella Cometa-La Stazione di Boscoreale (NA)

P10208015 anni in trincea. Cosa vuol dire, oggi, sostenere la Stazione.

Le grandi stazioni, in tutto il mondo, sono luoghi di passaggio. Non luoghi, direbbe l’antropologo Marc Augè. Superfici, pareti, stanze, che, seppur geograficamente collocati in posti diversi, rimandano agli stessi tipi di comportamenti. Arrivare, partire, salire, tornare o anche non tornare più. La stazione (con la s piccola) è, per antonomasia, lo spazio prediletto da chi vive ai margini. A ridosso delle ferrovie di tutto il mondo “stazionano” le cosiddette “vite di scarto”. Chi non ha un tetto sulla testa può contare su ripari di fortuna. Panchine che, magicamente, diventano letti. Vagoni abbandonati che si trasformano in alloggi provvisori. È la vita umana che, marginalmente, si perpetua, nel suo fluire incessante e precario.

Esistono poi altri tipi di stazioni (con la s piccola). Quelle non più destinate al passaggio di treni, di uomini e di merci. Ma vittime della logica delle dismissioni e degli abbandoni. Di chi ha pensato che le piccole infrastrutture ferroviarie non servissero più. Di chi ha voluto che, nei piccoli centri, le persone, abbandonassero a poco a poco la vita sociale, per trasformarsi, negli anni, a meri fruitori di centri commerciali.

In molte zone del Paese, i centri di potere sono riusciti nel loro intento. Trasformare la vita delle persone. Far perdere ad esse il piacere dell’aggregazione spontanea e libera, a favore di incontri dovuti puramente a transazioni economiche o a biechi interessi particolari. C’è un posto, però, che in questi anni ha resistito a tale inevitabile deriva. La Stazione (con la s maiuscola). L’iniziale in grande non è un caso. Comunica uno stile diverso. Da (non) luogo destinato al transito delle vite umane e al suo abbandono, la Stazione oggi, esattamente 5 anni dopo la sua inaugurazione, è un punto di arrivo e non di passaggio (come tutte le altre stazioni con la s piccola). Chi si reca su questi binari, un tempo destinati alle vite di scarto, oggi prova una sensazione diversa. Quel “restare umani” invocato dall’attivista Vittorio Arrigoni, ucciso a Gaza. Ci si reca alla Stazione per imparare (grazie ai suoi corsi), per arricchirsi interiormente (grazie ai suoi eventi musicali e teatrali), per incontrarsi, per conoscersi.  Per sentirsi, un po’ di più, cittadini e non consumatori.

La Stazione, con i suoi 5 anni di vita, rappresenta oggi una piccola, grande, rivoluzione. Un’opera pubblica italiana che non corrisponde ai clichè delle altre “grandi opere”. Non imposta, non calata dall’alto come siamo abituati a vedere in altri contesti, ma nata e voluta fortemente, giorno dopo giorno, da quei volontari un po’ visionari di cui ci sarebbe sempre più bisogno. Una creatura di 5 anni nata dal basso, dall’esigenza di arginare il degrado inarrestabile con ciò che ci caratterizza come uomini. La coscienza di sentirsi parte attiva di una comunità, al di là delle istituzioni e del rituale inutile della delega attraverso il voto.

È per questo che i volontari della Stazione sono come un piccolo manipolo di soldati “civici” a difesa di una società libera che si batte, in trincea, alla frontiera di se stessa, minacciata da ogni parte dalla corruzione, dal malaffare, dal pressappochismo che, giorno dopo giorno, ne stanno erodendo i confini. Sostenerli significa, per questi motivi, dare una mano a una piccola grande battaglia rivoluzionaria, che dalle pendici del Vesuvio può finire persino dentro ognuno di voi.

Buon compleanno Stazione.

Ezio Petrillo volontario dell’associazione Stella Cometa-La Stazione di Boscoreale (NA)

 

RFI chiama, Stella Cometa – La Stazione risponde. Ecco il presepe di Stazione a Napoli Centrale

 

I volontari dell’associazione “Stella Cometa – La Stazione”, sono stati invitati da RFI di Napoli ad eseguire i lavori di restauro e rinnovo del presepe della Stazione di Napoli Centrale.

In data 22 dicembre 2012 i lavori sono stati ultimati e il Presepe di Stazione fa bella mostra di sé nell’atrio della stazione di Napoli Centrale. (vicino alla Feltrinelli ingresso lato interno)

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Uno scorcio del presepe mostra un antichissimo mestiere: “I VASULARI DELL’AREA VESUVIANA”

(Sotto la foto i link di due articoli che narrano un pezzo di storia di Boscoreale in provincia di Napoli)

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http://www.boscorealeperamico.it/lultimo-dei-vasulari-un-pezzo-di-storia-della-vita-di-una-famiglia-di-scalpellini-alle-falde-del-vesuvio/ (a cura di Vincenzo Martire)

http://www.boscorealeperamico.it/alla-scoperta-dei-vasulari-storia-passata-e-recente-di-boscoreale/ (a cura di Ezio Petrillo)

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