Teatro, specchio deforme. Scritto da Michele Di Donato

La Torre Annunziata-Cancello era una strada ferrata secondaria; linea di rotaie un tempo percorsa giornalmente da pochi convogli, piccoli e generalmente semivuoti, da qualche anno è stata dismessa; ora un serpente di binari striscia silenzioso fra l’erba alta. All’altezza di Boscoreale, l’erba alta s’interrompe ed i locali della stazione conoscono altra destinazione d’uso: una realtà associativa – l’Associazione Stella Cometa – fa rivivere quel luogo altrimenti dismesso eleggendolo sede delle proprie attività. Fra queste, l’allestimento di uno spettacolo teatrale è la ragione d’occasione che ci dà modo di stendere queste righe.

È una sera di inizio settembre e le stagioni teatrali non hanno ancora preso il via, sicché quel po’ di teatro che si trova in giro, lo si trova più che altro in location “eccentriche”. Lo spazio è aperto, il marciapiede che un tempo ospitava l’attesa di sparuti viaggiatori si trasforma in ribalta e platea; la sera offre frescura e qualche rumore di troppo, gli immancabili botti e fuochi d’artificio sono colonna sonora estemporanea di cui si farebbe a meno più che volentieri, ma tant’è: questa è una provincia più proclive ad esser caciarona, cafona e distratta che attenta e rispettosa verso ciò che esuli dal suo ordinario.
Quel che esula dall’ordinario, per una sera, è il teatro. Continua….

fesserie