Nuovo raid teppistico alla STAZIONE FS di Boscoreale (NA) – 17 aprile 2014

Il contributo di Carmine Alboretti

Appello al Sindaco, ai Carabinieri, ai Consiglieri Comunali, allo Stato, ma soprattutto ai genitori dei giovani che frequentano assiduamente la Stazione FS di Boscoreale in provincia di Napoli.

A distanza di poco più di un anno si è ripetuto un nuovo increscioso episodio contro quel piccolo baluardo di legalità costituito dalla comunità dei volontari della STAZIONE.

Ancora una volta dei teppisti senza scrupoli hanno scassinato una porta per portar via una chitarra elettrica e poco altro.

La chitarra apparteneva a uno di quei giovani che frequentano assiduamente la stazione e che insieme ad alcuni amici stava allestendo un piccolo laboratorio musicale per condividerlo poi con gli altri ragazzi del quartiere.

Alcuni mesi fa il Sindaco è venuto nei locali a parlare con questi giovani del quartiere e gli è stato chiesto di mandare del personale per presenziare l’apertura dei locali che costituiscono, senza ombra di dubbio, un luogo di aggregazione indispensabile alla loro crescita sociale, civile e culturale.

Era stato chiesto di illuminare meglio la zona con delle luci supplementari, mentre in passato era stato chiesto all’Amministrazione Comunale di installare anche qualche telecamera per sorvegliare meglio il posto, già oggetto di numerosi attacchi vandalici nel corso di questi ultimi anni .

I volontari dell’associazione Stella Cometa-La Stazione sono allo stremo, non sono più in grado di affrontare la situazione fattasi ormai troppo gravosa.

Con questa lettera si chiede con forza l’intervento dello Stato ad ogni livello, e, anche se a malincuore, ci si vede costretti a chiudere i locali che si era cercato comunque di tenere aperti, prendendosi anche delle forti responsabilità, in quanto molti dei giovani sono minorenni.

In ultimo si fa appello ai genitori di questi giovani, affinchè diano la loro disponibilità per presenziare a turno l’apertura dei locali per i loro figli, in appoggio a quanto lo Stato vorrà fare.

Fare presto, prima che sia troppo tardi.

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