15 febbraio 2006 – 15 febbraio 2017 undici anni con Stella Cometa – La Stazione a Boscoreale (NA)

Nella vecchia stazione FS a Boscoreale (NA)…………………………..

Dopo la chiusura all’esercizio ferroviario nel 2005, c’è stato l’abbandono dei luoghi da parte dello Stato.

Nel 2009 si è assistito alla rinascita di quella vecchia stazione per mano di un gruppo di cittadini volontari, appartenenti all’associazione Stella Cometa, che vi hanno riportato la vita, insieme alla cultura e alle idee.

L’associazione si costituisce nel mese di febbraio del 2006.

Nel 2008 è il presidente dell’Associazione, animato da una grande voglia di trovare nuovi e più consoni spazi, dove poter svolgere anche altre attività sociali, culturali e ricreative che fossero rivolte in primo luogo ai giovani, ma nel contempo anche ai bambini, ai ragazzi, agli adulti e agli anziani, non disponendo, purtroppo, di risorse finanziarie, ha puntato gli occhi sulla vecchia stazione FS abbandonata e ridotta ad un letamaio.

Ha contattato gli uffici della Società RFI per avere notizie tese ad ottenere la struttura in comodato d’uso.

Si è saputo così che tutta la Stazione era stata data in fitto al Comune di Boscoreale nel mese di maggio del2002 per un periodo di 6 anni e ad un costo mensile di lire 2.400.000 (€ 1.240,00) e che nel mese di maggio del2007 l’amministrazione comunale di Boscoreale, retta all’epoca dai Commissari Prefettizi, aveva disdetto il contratto, anche perché i locali non erano mai stati usati. Da quel momento si era assistito al progressivo degrado dei luoghi, con l’accumulo di immense quantità di rifiuti, di escrementi umani e animali, di siringhe dei tossicodipendenti e c’è stata anche la costante azione di danneggiamenti vari da parte di ignoti.

Anche per bloccare tutto questo degrado, la Società RFI ha concesso, per un periodo di cinque anni, il comodato richiesto, e finalmente nel mese di settembre del 2008 l’Associazione ha ricevuto in consegna i locali, cominciando subito ad occuparsi del recupero, della bonifica e del risanamento di tutti i locali del Fabbricato Viaggiatori, dei bagni esterni e dell’area circostante. In primo luogo ci si è avvalsi dell’aiuto di alcune imprese ed artigiani, poi sono entrati in campo i giovani volontari. Si è sempre lavorato senza disporre di risorse finanziarie e senza ricevere nessun aiuto concreto da parte delle Istituzioni Pubbliche. Finalmente il 22 novembre 2009, dopo aver completato i lavori, sono stati inaugurati i locali alla presenza di un Funzionario del Gruppo FS, e da quel giorno la Stazione ha cominciato a rivivere. In quei luoghi dove un tempo viaggiavano passeggeri e merci, oggi circolano la cultura, la tradizione e le idee.

In data 17 ottobre 2012, RFI ha consegnato all’Associazione lo Scalo Merci e il Magazzino annesso, per svolgervi al meglio le attività già in corso e per poter sviluppare altre attività che hanno bisogno di uno spazio più ampio.

Gli immobili sono in uno stato fatiscente e l’Associazione fa appello a tutti i cittadini, alle istituzioni locali e nazionali, chiedendo a ciascuno, seconde le proprie possibilità, un aiuto concreto, che è indispensabile per la realizzazione e il recupero sia ambientale che strutturale.

E poi il 6 febbraio 2017 è arrivato il giusto riconoscimento con un comodato di 15 anni, grazie RFI!

Boscoreale, un’aula studio negli edifici delle ex Ferrovie dello Stato (Gazzettino Vesuviano)

http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2017/02/09/boscoreale-unaula-studio-negli-edifici-delle-ex-ferrovie-dello/

Grazie all’associazione “La Stazione”: i locali dispongono di linea wifi e sono gestiti da giovani Tra le tante iniziative culturali e ricreative, la sede delle ex Ferrovie dello Stato, già da un po’ di tempo, ospita al suo interno un’aula studio grazie all’associazione “La Stazione”.

L’idea nasce dalla volontà di mettere a disposizione un luogo dove poter studiare e creare un ambiente culturalmente stimolante.

Aggregazione attraverso lo studio: il progetto permette, anche agli studenti delle zone periferiche, di avere uno spazio adibito allo studio e all’interno del quale possono confrontarsi.

I locali dispongono di linea wifi per qualunque tipologia di studio, quindi non solo cartaceo, ed è inoltre in fase di progettazione la creazione di una biblioteca che sarà possibile consultare liberamente.

L’aula studio è gestita da ragazzi che permettono di usufruire del servizio durante la gran parte della giornata, liberando gli studenti da i vincoli di orari molto restrittivi che, molto spesso, le biblioteche dei nostri luoghi adoperano.

Grazie al gruppo di “Facebook” “AulaStudio – La Stazione” chiunque potrà venire a conoscenza degli orari in cui l’ex stazione Fs è aperta.

Gianluca D’Ambrosio

6 febbraio 2017 ……e per chi quel giorno lì inseguiva una sua chimera! Boscoreale (NA)

http://www.paginevesuviane.it/boscoreale-magazzino-della-stazione-fs-allassociazione-stella-cometa/ 7feb2017

http://www.ilcorrierino.com/da-stazione-a-biblioteca-e-centro-di-volontariato-le-ferrovie-cedono-gli-ex-magazzini-ad-unassociazione/3493.html 6feb2017

http://www.metropolisweb.it/news/boscoreale-il-vecchio-magazzino-merci-della-stazione-fs-allassociazione-stella-cometa/25500.html 6feb2017

stelladrone-1La mia banda suona il rock

e tutto il resto all’occorrenza

sappiamo bene che da noi

fare tutto è un’esigenza.

 È un rock bambino

soltanto un po’ latino

una musica che è speranza

una musica che è pazienza.

È come un treno che è passato

con un carico di frutti

eravamo alla stazione, sì

ma dormivamo tutti.

E la mia banda suona il rock

per chi l’ha visto e per chi non c’era

e per chi quel giorno lì

inseguiva una sua chimera.

Oh, non svegliatevi

oh, non ancora

e non fermateci

no no oh, per favore no.

La mia banda suona il rock

e cambia faccia all’occorrenza

da quando il trasformismo

è diventato un’esigenza.

 Ci vedrete in crinoline

come brutte ballerine

ci vedrete danzare

come giovani zanzare.

Ci vedrete alla frontiera

con la macchina bloccata

ma lui ce l’avrà fatta

la musica è passata

È un rock bambino

soltanto un po’ latino

viaggia senza passaporto

e noi dietro col fiato corto.

Lui ti penetra nei muri

ti fa breccia nella porta

ma in fondo viene a dirti

che la tua anima non è morta.

E non svegliatevi

oh, non ancora

e non fermateci

no no, per favore no.

La mia banda suona il rock

ed è un’eterna partenza

viaggia bene ad onde medie

e a modulazione di frequenza.

È un rock bambino

soltanto un po’ latino

una musica che è speranza

una musica che è pazienza.

È come un treno che è passato

con un carico di frutti

eravamo alla stazione, sì

ma dormivamo tutti.

E la mia banda suona il rock

per chi l’ha visto e per chi non c’era

e per chi quel giorno lì

inseguiva una sua chimera.

 Oh, non svegliatevi

oh, non ancora

e non fermateci

no no no ah, per favore no.