22 novembre 2009, dopo nove mesi di gestazione turbolenta, nasce La Stazione a Boscoreale.

Oggi ricorre l’anniversario della nascita ufficiale di quella piccola perla, civile, sociale e culturale, chiamata LA STAZIONE, 22 novembre 2009.

Qualche tempo fa, durante un’intervista, dichiarai: <<Paragono la nascita di LA STAZIONE a quella di un parto. I lavori di recupero e risanamento del grande cesso, che era diventata la stazione FS di Boscoreale, iniziarono, per mano di un manipolo di Volontari coraggiosi, nel mese di febbraio del 2009. La madre si chiama Stella Cometa e il padre si chiama Volontariato Puro, Attivo e Fattivo (ossia la Provvidenza, sotto mentite spoglie)>>.

Lunga vita alla STAZIONE e ai Volontari.  (Vincenzo Martire il Vecchio presidente).

 

Si riporta il link all’articolo di un Volontario attivo e fattivo. L’articolo si riferisce ai primi cinque anni.

http://www.lastazioneboscoreale.it/?p=23525 - Buon compleanno Stazione. Ezio Petrillo volontario dell’associazione Stella Cometa-La Stazione di Boscoreale (NA)

Da discarica a cielo aperto a centro sociale polivalente, i volontari della stazione di Boscoreale ora chiedono aiuto allo Stato

 

 

I Volontari della Stazione ringraziano ancora una volta l’amico Carmine Alboretti per la vicinanza e l’attenzione dimostrata tantissime volte in questi dodici anni di vita di Stella Cometa – La Stazione.

Riportiamo testo e link dell’articolo pubblicato su

Comunicare il Sociale

http://www.comunicareilsociale.com/

Da discarica a cielo aperto a centro sociale polivalente, i volontari della stazione di Boscoreale ora chiedono aiuto allo Stato

http://www.comunicareilsociale.com/2018/11/16/da-discarica-a-cielo-aperto-a-centro-sociale-polivalente-i-volontari-della-stazione-di-boscoreale-ora-chiedono-aiuto-allo-stato/

0 Primo Piano, 16 novembre 2018qui-rinale

NAPOLI – Hanno scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ottenere “un piccolo aiuto dallo Stato come ricompensa per il miracolo civico realizzato senza un euro pubblico. Sono i volontari dell’associazione “La Stazione”, attualmente guidati da Pina Cavaliere, ai quali si deve il recupero e la rivitalizzazione dell’ex stazione Fs di Boscoreale trasformata da discarica a cielo aperto in centro sociale polivalente, volano di crescita e di sviluppo per i quartieri periferici del popoloso comunale alle falde del Vesuvio.

L’idea di recuperare quello che era un vero e proprio rudere è venuta a Vincenzo Martire, ferroviere e maestro presepista, uomo dalla straordinaria inventiva e spiritualità, il quale, con l’aiuto di alcuni ragazzi della zona, un passo alla volta, è riuscito a rimettere in sesto l’edificio e lo spazio prospiciente.

Un lavoro per nulla facile, perché i volontari si sono dovuti scontrare con la diffidenza non solo della gente ma con l’ostilità della burocrazia, poco propensa ad accettare la mano tesa di un gruppo di cittadini di buona volontà.

Il tutto confidando sul proprio lavoro manuale e su piccole offerte spontanee. Di qui la missiva al Capo dello Stato, quasi con imbarazzo: “Chiediamo scusa se in passato abbiamo fatto richieste di aiuto alle Istituzioni, noi sappiamo che il Volontariato deve farcela da solo se non ha sponsor politici”.

La richiesta di aiuto è stata, però argomentata in maniera del tutto diversa da quello che si potrebbe pensare: “Volevamo solo chiarire – scrivono i volontari – che nel nostro caso abbiamo rimediato ai guasti provocati dalla Pubblica Amministrazione (Comune di Boscoreale) che ha lasciato degradare i locali della ex Stazione FS di Boscoreale, tenuti in fitto dal 2002 al 2007, senza mai utilizzarli e abbandonandoli a sé stessi, riducendoli così a un letamaio”. E ancora: “L’Amministrazione Comunale ha in effetti sperperato circa 75.000 euro, pagati complessivamente per un canone di locazione mensile per cinque anni, costo del canone 1.240,00 euro al mese”.

“Noi – si legge nella missiva inviata al Quirinale, attraverso il sito ufficiale della Presidenza della Repubblica – siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto e realizzato in questi 10 anni, i locali li abbiamo presi in consegna il 24 settembre 2008”.

Dopo dieci anni di cammino, però, la gestione del bene è diventata molto onerosa (“Oggi purtroppo siamo in difficoltà economiche, e Le chiediamo di farci arrivare un piccolo aiuto dallo Stato, come ricompensa per il piccolo “miracolo civico” realizzato senza un euro pubblico”).

La risposta, da Roma, è arrivata nelle scorse settimane. Il capo del Servizio per i Rapporti con i cittadini e la coesione sociale ha risposto, a nome del Presidente, manifestando, innanzi tutto, il plauso per il recupero del bene comune. Quindi ha annunciato che la documentazione relativa alla richiesta di contributo è stata inoltrata alla Prefettura di Napoli – Ufficio Territoriale del Governo “per i consentiti interventi in ambito locale”. Adesso, dunque, la palla passa al Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, che dovrebbe svolgere, per il tramite dei suoi funzionari, la necessaria istruttoria.

I ragazzi dell’associazione “La Stazione”, a nostro avviso, meriterebbe anche più di un riconoscimento economico per il messaggio che hanno saputo lanciare a tutti i cittadini che si lamentano quando le cose non vanno ma restano alla finestra a guardare senza mai rimboccarsi le maniche.

di Carmine Alboretti

 

Il Vecchio presidente ha scritto ad un “AMICO” anche in merito alla STAZIONE, e ora rivolge la stessa domanda anche alla comunità di Boscoreale.

Cara comunità di Boscoreale, la domanda finale a fondo pagina è rivolta anche a ciascun cittadino di Boscoreale.

Eccola, si riferisce alla Stazione.

Concludo con la DOMANDA: tu “AMICO” da che parte stai in questa partita? Ti batti per difenderlo, per chiuderlo o ti volti semplicemente da un altro lato quando progettano di cancellare questa bella TESTIMONIANZA di VOLONTARIATO PURO, ATTIVO e FATTIVO?

L’articolo si trova anche sul blog personale del Vecchio presidente:mi-son-visto-di-spalle-web1

http://www.boscorealeperamico.it/messaggio-nella-bottiglia-n-32-26-ottobre-2018-in-questo-mondo-impazzito-e-scimunito-sono-cosciente-di-appartenere-al-primo-e-me-ne-vanto/

Caro “AMICO” ti scrivo.

 

L’autore del libro mi ha voluto dedicare una pagina del suo libro, gliene sono grato e oggi, anche se un poco in ritardo, faccio un mio commento al suo scritto.

* La solitudine stanca…….!

Concordo pienamente, ho passato molta parte della mia vita da solo, e mi sono sentito stanco tante, forse troppe volte, però allo stesso tempo avvertivo dentro di me, oltre alla stanchezza, qualcosa di strano che cresceva, sembrava come una specie di magma che si accumulava e mi dava calore.

Durante i momenti di solitudine, (non di isolamento), leggevo, pensavo, fantasticavo, sognavo ad occhi aperti.

Quando ho intrapreso delle iniziative concrete, anche nel campo sociale (oratorio in parrocchia, LA STAZIONE) e quindi a beneficio di tutta la comunità, spesso, forse troppe volte, ho dovuto portarle avanti da solo, e la forza penso mi sia venuta proprio da quel “magma” accumulatosi negli anni.

* Ho un amico solo e pazzo……!

Su questa frase non sono molto d’accordo, perché se sono tuo “VERO” amico, allora non sono solo, sei d’accordo?

* La testa gli hanno fatto sapere che devono rompergliela…..!

Questa affermazione mi ha spaventato, perché io non ho mai ricevuto minacce, ma se tu lo hai scritto forse eri a conoscenza di notizie a me ignote.

Se mi fosse successo qualcosa, penso che avresti fatto sicuramente il tuo dovere, riferendole a chi di competenza, per fortuna fino ad oggi ancora non mi hanno toccato.

* E’ una STAZIONE che deve chiudere…..!

E’ vero, il PALAZZO ha altri progetti per questo posto, che per me è un VERO SIMBOLO SCOMODO e forse anche l’ULTIMO BALUARDO al PENSIERO UNICO, asservito ai POTENTI.

Concludo con la DOMANDA: tu “AMICO” da che parte stai in questa partita? Ti batti per difenderlo, per chiuderlo o ti volti semplicemente da un altro lato quando progettano di cancellare questa bella TESTIMONIANZA di VOLONTARIATO PURO, ATTIVO e FATTIVO?

Attendo risposta, cordialmente il tuo AMICO “zio Vincenzo”!